Telegrafo Galvanico
Ma siamo ancora agli albori della trasformazione che subi' negli anni il telegrafo.
Un'altro passo in avanti fu compiuto dal tedesco Sommering, col suo TELEGRAFO GALVANICO che consisteva in una pila galvanica (la scoperta della pila e' alla base del telegrafo moderno) e in un sistema di 24 fili isolati tra loro, ai quali nella stazione trasmittente corrispondono altrettante lettere dell'alfabeto.
Ma quando era gia' riuscito a telegrafare a 3 chilometri di distanza il tedesco non volle piu' continuare a battersi per il riconoscimento della sua rivoluzionaria innovazione.
L'idea giusta pero' non viene abbandonata ma viene raccolta da un baltico von Schilling Constadt che attua una serie di migliorie al telegrafo galvanico, basandosi su osservazioni del danese Oerstedt, che l'ago calamitato viene deviato dalla corrente elettrica.
Il von Schilling presenta un apparecchio che telegrafa a mezzo di cinque aghi magnetici oscillanti in senso orrizontale; ogni ago porta un disco di carta che ha segni di scrittura diversi da entrambi i lati, i quali segni risultano visibili solo quando l'ago e' spostato dalla corrente.
Un codice particolare spiega il significato delle lettere e delle combinazioni possibili.
Il Cooke, inglese, assiste per caso ad una dimostrazione del procedimento, copia il singolare modello ed assieme con sir William Wheatstone si impegna per perfezionarlo: nasce cosi il cosiddetto TELEGRAFO WHEATSTONE.
Ma un altro tedesco, lo Steiheil applica alle estremita' degli aghi calamitati dei pennelli intinti nel colore; per cui, quando l'ago batte, il colore si imprime su una striscia di carta che scorre tramite un movimento di orologeria, con moto unforme.